Italia, dopo i Mondiali ennesima doccia fredda: arriva la sentenza

Il calcio si prepara a ripartire in Italia, ma il sistema deve incassare un altor duro colpo sulla sua forza e credibilità.

Appena 24 ore fa l’Italia celebrava con il sorteggio del calendario della Serie A l’inizio della stagione 2022/2023. Quella che ci aspetta sarà una stagione anomala, che inizierà in anticipo rispetto al solito a causa della lunga pausa per i Mondiali in inverno. Una rassegna in cui la Nazionale sarà ancora assente, segnale di un movimento ancora in crisi.

Italia ct Roberto Mancini
Il commissario tecnico dell’Italia Roberto Mancini (LaPresse)

Nonostante la Serie A cerchi di recuperare credibilità e alcuni campioni rinomati tornino a vederla di buon occhio – il ritorno di Lukaku è ormai certezza, si parla addirittura di Neymar alla Juventus – la crisi che sembra attanagliare il nostro calcio sembra avere radici profonde e strutturali. Una situazione difficile dal punto di vista tecnico ed economico che ha conseguenze anche dal punto di vista del prestigio e degli impianti.

A sottolinearlo, se fosse necessario, sono arrivate anche le dure parole del presidente della UEFA Aleksander Ceferin.

Aleksander Ceferin UEFA
Aleksander Ceferin, numero uno UEFA (LaPresse)

“L’Italia oggi non potrebbe ospitare una finale di Champions”

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il numero uno del massimo organismo calcistico continentale si è infatti espresso così sullo stato delle nostre infrastrutture: “A oggi nessuno stadio potrebbe ospitare una finale di Champions League. È incredibile.”

Parole arrivate in risposta alla possibilità che l’Italia possa ospitare l’edizione degli Europei 2032, ancora al vaglio della UEFA: “La Turchia è una rivale forte e credibile in questo senso. Ho parlato molto con Gravina e credo che anche il Governo e le varie municipalità abbiano capito l’importanza e il valore che può dare un Europeo”.

Sarà comunque difficile per i tifosi azzurri assistere alla rassegna continentale per Nazionali nel nostro Paese. Secondo le parole di Ceferin troppe cose dovrebbero cambiare: “Servono forti garanzie in anticipo per quanto riguarda gli stadi”. Parole che non lasciano troppo spazio all’interpretazione e che espongono ancora una volta la crisi del calcio italiano in tutta la sua complessità.