Calciomercato, se ne va dopo l’operazione Lukaku: club esterrefatto

L’operazione che ha riportato Lukaku all’Inter rischia di avere parecchie conseguenze. Subito dopo il trasferimento ecco l’addio sospetto.

Una delle telenovela di mercato più seguite in questa prima fase di sessione estiva è stata senza dubbio quella riguardante Romelu Lukaku. Il ritorno dell’attaccante belga all’Inter, in prestito dal Chelsea, ha tenuto col fiato sospeso i tifosi nerazzurri.

Romelu Lukaku
Romelu Lukaku (LaPresse)

Una grande operazione da parte di Marotta che è riuscito a riportare a cifre contenutissime l’attaccante a Milano. Questo dopo che solo dodici mesi fa l’aveva venduto a peso d’oro al Chelsea. Insomma, un’operazione che ha fatto tutti contenti dalle parti della Milano nerazzurra, ma che rischia di lasciare qualche strascico, per come è stata condotta e conclusa, dalle parti di Londra.

Il Chelsea infatti, che recentemente ha cambiato proprietà con la vendita del club da parte di Roman Abramovic a Todd Boehly, stando a quanto riporta il Telegraph, starebbe facendo i conti con qualche malumore di troppo proprio riguardo alla conduzione dell’operazione Lukaku. Con già un addio eccellente, quello dell’ormai ex dirigente Peter Cech.

Peter Cech
Peter Cech (LaPresse)

Chelsea, Cech contro la cessione di Lukaku. Questo il motivo dell’addio?

L’ex portiere di Chelsea e Arsenal, passato da qualche anno dietro la scrivania, si sarebbe opposto fin dal primo momento alla cessione di Lukaku. Secondo i colleghi inglesi Cech avrebbe spinto per riconsiderare la formula della cessione, ritenendola troppo svantaggiosa per il Chelsea. Il club infatti ha ceduto in prestito un calciatore che era costato svariati milioni.

Nonostante il poco feeling con il tecnico Tuchel, secondo Cech Lukaku non andava ceduto. O almeno non con quella formula svantaggiosa. Da qui, sempre secondo la stampa inglese, la decisione di abbandonare. Per il nuovo proprietario Todd Boehly si tratta del terzo addio in pochissimo tempo. Dopo il presidente Banks e la plenipotenziaria Marina Granovskaia, arriva anche l’addio del dirigente ceco.