Juventus, annuncio raggelante: mani nei capelli per Agnelli e i tifosi

L’entusiasmo per l’arrivo di Paul Pogba è stato rovinato dall’infortunio che ha colpito il giocatore: novità sui tempi di recupero.

Non ci voleva proprio. Per tanto tempo, si direbbe anni, i tifosi della Juventus hanno atteso con ansia il ritorno di Paul Pogba a Torino. Soltanto durante quest’estate, terminato il contratto con il Manchester United, il francese ha fatto rientro. Tuttavia, l’entusiasmo dopo alcune settimane si è ridimensionato, a causa dell’infortunio che ha colpito il centrocampista. Lo stop lo terrà lontano ai campi per un tempo, posticipando così l’esordio ufficiale in bianconero.

Il giocatore si è subito messo a disposizione di mister Allegri, appena rientrato a Torino, e infatti era stato impiegato contro il Chivas, in occasione di una delle amichevoli estive pre-campionato organizzate dal club per riprendere il ritmo del match.

Tuttavia, Pogba ha potuto godere soltanto del primo tempo della sfida, in mezzo al campo accanto a Locatelli e Fagioli. Alla ripresa degli allenamenti, infatti, si è visto Pogba uscire dal campo malconcio.

Pogba in campo in amichevole
Paul Pogba, Juventus-Chivas (LaPresse)

Juventus, infortunio Pogba: i tempi di recupero

L’intervento dello staff medico della Juventus e l’atteggiamento del giocatore avevano convinto che non si trattasse di nulla di grave. Il giocatore è stato soccorso e accompagnato fuori dal campo, dov’è rimasto seguendo poi la fine dell’allenamento dei compagni. Tuttavia, la diagnosi giunta nella medesima giornata non è stata del tutto positiva: lesione del menisco laterale del ginocchio destro.

La visita specialistica ha rilevato l’entità del problema e i tempi di recupero da rispettare. Come racconta ‘La Gazzetta dello Sport’, negli States si è valutata la situazione, comprendendo che in realtà il quadro clinico sia decisamente più impegnativo di quanto si credesse all’inizio. Pogba quindi è tornato in Italia e ci saranno nuovi studi ma probabilmente dovrà sottoporsi a un intervento meniscectomia e ciò comporterebbe uno stop di due mesi, con rientro in campo verso ottobre. Altra possibilità è la saturazione del menisco, una manovra che allungherebbe i tempi di recupero portandoli a 4-5 mesi in totale, con i Mondiali di Qatar 2022 a rischio. Si attende la decisione definitiva.