Lazio, cosa serve alla squadra di Sarri per coltivare il sogno Champions

Il tecnico della Lazio Sarri vuole uno specifico giocatore per rendere ancora più forte la squadra. L’identikit e la spiegazione tattica.

La Lazio riflette, in vista della sessione invernale del mercato. La prima parte della stagione, per i biancocelesti si è conclusa in maniera non del tutto soddisfacente: quarto posto in campionato a -3 dal Milan secondo ma anche una prematura eliminazione dall’Europa League, con conseguente retrocessione in Conference. Da qui la decisione del club di attivarsi in modo tale da rinforzare la rosa e soddisfare così le richieste di Maurizio Sarri.

Lazio, Sarri osserva
Maurizio Sarri vuole un giocatore per continuare a sognare la Champions (LaPresse) SerieANews.com

Il tecnico, in particolare, ha chiesto due cose alla propria dirigenza. In primis, la cessione di Luis Alberto, con il quale i rapporti sono ormai glaciali. In secondo luogo, l’acquisto di un terzino sinistro di piede mancino per migliorare la fluidità della manovra in fase di costruzione. Due operazioni strettamente legate l’una all’altra. Il direttore sportivo Igli Tare, infatti, conta di finanziare il colpo in entrata proprio con le risorse derivanti dall’addio dello spagnolo.

Un gioco ad incastri, le cui possibilità di concretizzarsi dipenderanno dalle effettive offerte che arriveranno sulla scrivania del presidente Claudio Lotito. I biancocelesti, in ogni caso, hanno cominciato a valutare una serie di nomi graditi al tecnico napoletano tra cui Fabiano Parisi dell’Empoli e Luca Pellegrini di proprietà della Juventus ma in prestito all’Eintracht Francoforte.

D'Alessandro contrastato da Parisi
Marco d’Alessandro e Fabiano Parisi, finito nel mirino della Lazio (LaPresse) SerieANews.com

Lazio, vuole un nuovo terzino sinistro: la spiegazione tattica

Finora in quel ruolo Sarri ha utilizzato Adam Marusic ed Elseid Hysaj. Essendo destri naturali, però, entrambi hanno bisogno di qualche attimo in più per aggiustarsi il pallone sul piede preferito e passarlo al compagno più vicino. Un ritardo minimo, ma che inevitabilmente incide nella loro gestione della palla e nel contributo offerto in attacco. Il montenegrino, ad esempio, in 21 presenze complessive ha totalizzato soltanto un assist.

Lo stesso ammontare dell’albanese, impiegato in 18 occasioni. Troppo poco, alla luce della mole di gioco prodotta dai biancocelesti. Da qui il desiderio di Sarri di avere a disposizione un mancino vero, capace di crossare dal fondo o concludere direttamente in porta. Parisi, in tal senso, rappresenta il nome più ambito. L’allenatore vuole lui per continuare a coltivare la speranza di strappare il pass per la prossima edizione della Champions.