Soviero: “Doping? Ho visto tanti ‘laveggetti’, ma poi andavano sempre a due all’ora…”

Intervista esclusiva all’ex portiere Salvatore Soviero, che tocca tanti temi di attualità del calcio italiano a SerieANews.com

Una vita in porta, oltre 500 presenze in carriera e tanta voglia di dire ciò che pensa. Una persona vera e un ottimo portiere, questo è Salvatore Soviero, che ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di SerieANews.com.Tanti i temi toccati, dalle parole sul doping di Dino Baggio, Raducioiu e Brambati, fino ad arrivare al campionato, passando per l’inchiesta che ha colpito la Juventus.

Soviero doping Juventus
Le parole di Soviero a SerieANews.com (LaPresse)

Inevitabile anche parlare del campionato, dell’esonero di Nicola e poi del ritorno alla Salernitana, ma anche della stagione che stanno affrontando portieri come Tatarusanu, Meret e Ochoa. Soviero dice sempre la sua opinione, senza filtri, e lo ha fatto anche oggi.

Soviero doping Juventus
Le parole di Soviero a SerieANews.com (LaPresse)

Soviero: “Tante magagne nel calcio. Su Juventus e Salernitana…”

Dino Baggio, Raducioiu e Brambati hanno fatto dei riferimenti al doping negli ultimi giorni. Tu cosa ne pensi? Avvertivi qualcosa quando giocavi?

“Al di là del doping, loro facevano riferimento a un prodotto in particolare. E oggi si scopre che quei prodotti sono nocivi. Ma prima non c’era la documentazione che invece c’è oggi. Io sinceramente non è che ne abbia avuto bisogno di queste cose (ride, ndr). Però ciò non toglie che è come la creatina. La creatina è diventata doping in certe quantità, alla fine però obiettivamente il ‘lavaggetto’ l’ho visto fare a duemila squadre, uno non chiedeva mai, perché poi alla fine… non penso che tutti i lavaggi che si facevano erano tutti doping. Anche perché chi lo faceva andava sempre a due all’ora (ride, ndr)”.

Sabatini ha detto che il calcio si porta dietro tante magagne.

“Se ne porta un sacco, non solo queste. Ognuno dice quelle mezze verità, non sta a noi contrastare l’esperienza di Sabatini. Però si vede che qualcosa sa. Io ho avuto il boemo (Zeman, ndr) con cui facevo fatica pure a prendere i sali. Ma anche troppi sali fanno male. I sali minerali, gli integratori, alla lunga non è che facciano bene, in grosse quantità fa tutto male. Poi bisogna vedere col tempo se sono prodotti nocivi, ma anche adesso farne un abuso fa male, come tutto preso in un certo modo, però obiettivamente ci sono molti casi in questo periodo eclatanti che portano a riflettere. Ma diciamoci la verità, muore tanta gente giovane, in età prematura, anche delle stesse malattie. Ma non penso che abbiano fatto abuso di questi farmaci, perché se vedi in proporzione è la casualità, magari qualcosa accentuerà. Però non penso che sia un dato che può fare riferimento a questo tipo di cose”.

Cosa ne pensi dell’inchiesta Prisma che ha colpito la Juventus?

“Come Calciopoli, com’è finita? Che la giustizia sportiva ha dato delle condanne e quella ordinaria non ha dato le stesse condanne. Ci sono delle cose che non vanno di pari passo. Quella sportiva è più con la cassa di risonanza, per quella ordinaria ci vogliono le prove. E poi non sempre le cose corrispondono a realtà e verità. Nel calcio basta solo una parola, poi senza riscontri vengono squalificati tutti. E ce ne sono di esempi. Ma ci vogliono i riscontri, sennò è troppo facile”.

Ti chiedo della Salernitana, che ha prima cacciato e poi ripreso Nicola. Iervolino è un po’ confuso.

“Non è Iervolino quello confuso. Il presidente può dire ‘cacciamo l’allenatore’, ma un direttore sportivo con un certo peso può dire ‘aspetta, prendiamone prima un altro”. Nella vita ci vuole un po’ di coerenza, ma nel momento in cui non c’è contraddittorio per paura di non essere cacciato… Ma nella vita ci vuole un po’ di dignità. Io ho questa chiave di lettura. Al di là di quello che dicono, la testa di Nicola l’ha voluta anche la gente, perché se poi la piazza preme… Io non vedo questo brutto campionato che sta facendo la Salernitana, tanto da esonerare l’allenatore. L’anno scorso c’è stata la salvezza all’ultima giornata, quest’anno è a +9, sono tutti i filosofi. Non è che possono parlare veramente tutti, ma pure i giornalisti, non mi riferisco solo ai tifosi. Mi riferisco a tutti”.

L’esonero è stato un po’ ingeneroso.

“La Salernitana non è una squadra che può lottare per la zona UEFA. E’ una squadra che deve raggiungere una salvezza più che dignitosa. Questo corso lo ha iniziato a dicembre della scorsa stagione, è passato un anno. Non è che si possono ottenere i risultati che le altre squadre hanno costruito col tempo. Se si vuole tutto e subito deve spendere mille miliardi, come ha fatto l’Inter che non l’hanno fatta fallire. Ma rischia sempre il fallimento. Se tiri fuori mille miliardi puoi fare quel che vuoi, Adesso deve costruire, si è scelto di cacciare la guida tecnica. Ma non è una novità che il ds non lo voleva. Ha manifestato ciò che ho letto tra le righe nelle interviste. Chi c’è migliore di Nicola in questo momento? E poi la gente non può dire ‘dimettiti’. Ma cosa vuol dire dimettiti? Uno lavora, sta facendo bene, ma anche se fosse stato in zona retrocessione, dovrebbe dimettersi? Poi ci sono tante componenti se va male, questa cosa mi urta. La Salernitana ha delle partite importanti, Napoli, Lecce e poi a Torino con la Juve. Può perdere, anche a Lecce. Perché il Lecce ha dato filo da torcere a tutti, Napoli compreso che è stato fortunato a strappare un pareggio, l’Inter ha vinto al 90′, il Milan ha pareggiato. Anche lì c’erano dei piccoli problemi, ma non come a Salerno. La Salernitana ha una squadra da salvezza tranquilla, tutto combacia, poi puoi chiamare chi vuoi”.

Poi ha nove punti di vantaggio.

“Esatto. E’ ovvio che se la situazione continua a essere questa, con l’ambiente ostile, mezza società sì e l’altra mezza no, si creano per davvero i presupposti per farsi del male. Almeno io la penso così”.

Tu che sei stato un portiere, Tatarusanu è stato criticato per le sue partite con il Milan. Sei d’accordo con queste critiche?

“Ma il portiere è sempre il migliore in campo. Queste sono scuse che s’inventano anche i tifosi. Tatarusanu può piacere o no, però va male perché è un periodo dove giocano tutti male. Anche in Supercoppa, dove ha fatto due o tre interventi importanti. Il Milan va male già da diverso tempo. Ma ci sono anche gli altri, non è che il livello è una squadra di Serie A contro i Dilettanti, ma si gioca contro squadre importanti, con qualità, Lecce compreso. Io non vedo tutti questi problemi in giro”.

E Meret, come giudichi il suo campionato?

“Ha avuto la sua opportunità, ma vale lo stesso discorso anche per lui. Può piacere o no, ma non si può nascondere che stia facendo un ottimo campionato. Poi può anche non piacermi, ma l’onesta intellettuale ci impone di dire che sta facendo un bella stagione. E’ determinante, la realtà è questa. Gli hanno dato fiducia, ed è stata brava la società, perché Spalletti fino al ritiro non lo voleva. I meriti vanno dati al club che magari ci ha creduto di più, non all’allenatore. Meret si presentò anche male nel primo allenamento, palla dietro e liscio che è finito in porta. Poi è stato bravo a riprendersi, è innegabile il salto di qualità. Per me non è un fenomeno e non è il nuovo Buffon, ma ha qualità e sta dimostrando di star bene in una squadra di vertice”.

Parliamo del campionato di Ochoa, prende tanti tiri ogni partita. Questo ne esalta le caratteristiche?

“Ti ricordi Lorieri? Era un portiere che subiva tanti tiri. Si sa, quando tu prendi dieci tiri, poi fai parate importanti e ci sono portieri che in queste situazioni si esaltano. Ha la sua età, anzi l’età giusta per giocare ancora altri quattro anni”

Chi vince lo scudetto?

“Il Napoli, a meno di un suicidio collettivo. In questo momento lo può solo perdere, facendo esperimenti come in Coppa Italia. Non posso cambiare dieci giocatori per poi trovare l’attenuante di puntare al campionato. Il Napoli ha l’obbligo di giocare tutte le partite con l’organico che ha. Può cambiarne cinque, ma non dieci”.