Terremoto Fiorentina, Palladino dà le dimissioni: cosa succede adesso

Un mese fa il rinnovo, oggi l’addio: Palladino sconvolge Firenze con una decisione a sorpresa. Sullo sfondo, intrighi di panchine e giochi di potere. La Viola si prepara a un nuovo capitolo, ma il futuro resta un enigma

Raffaele Palladino e il simbolo del terremoto col logo della Fiorentina
Terremoto Fiorentina, Palladino dà le dimissioni: cosa succede adesso (Foto: Ansa) – serieanews.com

Un fulmine a ciel sereno scompagina ulteriormente la già delicata situazione degli allenatori in Serie A. Dopo la notizia del sempre più probabile addio di Gian Piero Gasperini alla panchina dell’Atalanta, c’è un altro allenatore pronto a salutare, ma stavolta decisamente più a sorpresa. Anche perché Raffaele Palladino aveva rinnovato il contratto con la Fiorentina giusto un mese fa e, almeno fino a ieri, tutto sembrava orientato verso una sua permanenza.

Però, diciamocelo, ve lo ricordate che già al momento del rinnovo avevamo fatto notare quanto fosse un prolungamento strano? Un “sì” che puzzava di compromesso, di situazione in equilibrio precario.

E infatti eccoci qui. Alla fine qualcosa di strano c’era davvero, perché le dimissioni di Palladino arrivano come una mossa inattesa, che nessuno si aspettava così, di colpo. Ci si poteva immaginare magari un esonero, se proprio le cose si fossero messe male, ma non certo una scelta così, con tempi e modalità del tutto diverse.

Secondo quanto risulta alla nostra redazione, Palladino ha comunicato alla dirigenza viola l’intenzione di lasciare la panchina. E qui sorge spontanea la domanda: perché? Forse ha in ballo qualche altra proposta, magari un progetto che lo tenta di più. Oppure ha semplicemente percepito che l’aria a Firenze stava cambiando, e ha preferito uscire di scena prima che la situazione degenerasse.

Di sicuro, al momento, la Fiorentina sembra orientata ad accettare le dimissioni senza mettersi di traverso.

Chi sarà l’allenatore della Fiorentina? Da De Rossi ai possibili “piani B”

E adesso? Adesso parte ufficialmente il toto-allenatore. La strada, almeno per il momento, sembra abbastanza tracciata. Se resta Daniele Pradé, il nome più logico per ripartire è quello di Daniele De Rossi, come vi diciamo da tempo. I due hanno un ottimo rapporto, Pradé lo stima da tempo e già in passato aveva accarezzato l’idea di portarlo a Firenze.

Daniele De Rossi saluta i tifosi della Roma
Chi sarà l’allenatore della Fiorentina? Da De Rossi ai possibili “piani B” (AnsaFoto) – serieanews.com

Ma attenzione: se Pradé dovesse a sua volta lasciare, allora si riaprirà completamente la partita. A quel punto potrebbero entrare in ballo nomi non ancora battuti, figure che sulla carta sembravano lontane ma che, a sorpresa, potrebbero risalire la corrente. Per esempio Francesco Farioli, fresco svincolato dall’Ajax dopo un’annata complicata, oppure Paolo Vanoli, appena esonerato dal Torino.

La verità è che questo addio di Palladino arriva in un momento già bollente per il mercato allenatori in Serie A. Non è solo una questione di Firenze: c’è un effetto domino che rischia di coinvolgere mezza classifica, con panchine che si liberano e intrecci che si creano. E la Fiorentina, in tutto questo, deve capire in fretta da che parte andare.

Prima, però, servirà attendere qualche giorno. Lasciare che la vicenda Palladino si assesti, capire con certezza quali saranno i prossimi movimenti in dirigenza e solo dopo decidere chi sarà l’uomo giusto per ripartire. Un uomo che dovrà non solo allenare, ma anche dare un senso a una piazza che, ancora una volta, si trova a fare i conti con un terremoto inatteso.

Per ora, resta solo un dato: Firenze trema per la trepidazione, e il futuro è tutto da scrivere.

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