Che colpo della Roma: si è appena liberato ed è pronto a dire di sì

Si è appena liberato e la Roma è pronta ad accoglierlo. Un colpo di quelli importanti, che vuole dire molto sulle ambizioni del club

Tifosi Roma con le bandiere
Che colpo della Roma: si è appena liberato ed è pronto ad abbracciare il giallorosso (AnsaFoto) – serieanews.com

C’è un nome che negli ultimi mesi ha continuato a girare nei corridoi di Trigoria. Sottovoce, senza mai finire davvero sui giornali, ma sempre più ricorrente ogni volta che si parlava di struttura, di visione, di rilancio.

E ora quel nome potrebbe non essere più solo una suggestione: secondo quanto raccolto dalla redazione di SerieANews, la Roma è pronta ad affidare il ruolo di CEO a Giovanni Malagò.

L’idea, in realtà, non nasce adesso. Già da tempo i Friedkin avevano sondato la disponibilità dell’ex presidente del CONI, affascinati dal suo profilo internazionale e dalla capacità di muoversi con disinvoltura tra sport, politica e affari. C’erano stati pour parler, contatti esplorativi, qualche cena riservata. Ma finora nulla era mai davvero entrato nella fase calda. Ora invece sì.

Il momento è quello giusto. Malagò ha appena chiuso la sua lunghissima avventura al vertice del CONI – dodici anni esatti – e ha lasciato il testimone a Luciano Buonfiglio. Una scelta inevitabile, per limiti di mandato. Ma chi lo conosce bene, sa che non è tipo da godersi la pensione in poltrona. La Roma lo stuzzica. Lo attrae. E forse lo emoziona anche, da tifoso romanista qual è.

Il ruolo sarebbe chiaramente manageriale, non sportivo. Un CEO con competenze trasversali, incaricato di rappresentare il club nelle sedi istituzionali, nei board europei, con sponsor e stakeholder. Una figura forte, credibile, visibile. Quello che alla Roma manca da tempo, e che i Friedkin vorrebbero mettere accanto all’area sportiva e a Lina Souloukou, il cui perimetro operativo potrebbe essere ricalibrato.

Non c’è ancora la firma, questo va detto. Ma c’è una trattativa concreta, e stavolta non è solo fumo. Malagò si è liberato, la Roma è pronta a cogliere l’occasione. Ecco perché può nascere qualcosa di molto serio per coronare un progetto che già ha preso la strada giusta con l’arrivo di Gasperini.

Un dirigente fuori categoria: 5 cose che (forse) non sapete su Malagò

Per chi ha visto solo la versione in giacca e cravatta nei palchi ufficiali, ecco un breve viaggio nella carriera e nella personalità di Giovanni Malagò.

Giovanni Malagò nuovo CEO della Roma sorride
Un dirigente fuori categoria: 5 cose che (forse) non sapete su Malagò (AnsaFoto) – serieanews.com

1. È stato campione d’Italia. Ma non nel calcio che pensate.
Prima di diventare dirigente, Malagò è stato un ottimo giocatore di calcio a 5. Ha vinto tre scudetti con la Roma RCB e ha partecipato al Mondiale 1986. Altro che hobby.

2. Tifoso giallorosso da sempre, ma discreto.
Non ha mai fatto il pasionario, ma il cuore è romanista. Ha seguito la squadra con affetto e discrezione, mantenendo ottimi rapporti con Totti, De Rossi e altri simboli del club.

3. Primo romano eletto al CIO… da indipendente.
Nel 2018 è entrato nel Comitato Olimpico Internazionale non come rappresentante del CONI, ma come membro individuale. Rarità assoluta. Segno che all’estero lo considerano un’autorità.

4. Il suo mito è Michael Jordan.
Più volte lo ha citato come modello di ispirazione, sia per la mentalità vincente che per l’impatto sociale. È anche un grande appassionato di NBA.

5. Ha detto: “Non sarò mai l’ombra del mio successore”. Ma resta ovunque.
È ancora nella Giunta del CONI, nel CIO e a capo del Comitato Olimpico Milano-Cortina 2026. Non è un pensionato, insomma. È uno che cambia casacca, ma non smette mai di correre.

Se davvero sarà lui il nuovo CEO, la Roma non prenderà un dirigente. Prenderà un biglietto per le stanze che contano.

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