Sembrava tutto fermo, poi qualcosa ha ricominciato a muoversi. Il tempo sta giocando a favore del matrimonio fra Vlahovic e il Milan. E ora c’è anche l’accordo
Dusan Vlahovic e il Milan: un matrimonio che si può fare e che sta finalmente riprendendo quota. Lo stiamo raccontando da settimane, ora l’idea torna a farsi strada. Dopo un primo avvicinamento, c’era stato un raffreddamento. Perché? Perché Vlahovic non sembrava convinto di rinunciare a una parte del suo ingaggio per accettare la corte del Milan. E forse anche perché era convinto che lì fuori ci fosse la fila per lui.
Poi è passato un mese e quella fila non s’è vista. La realtà è che alla Juventus offerte vere non ne sono arrivate. O almeno non di quelle che possono convincere il giocatore. Che, fin dall’inizio dell’estate, si è imposto un principio chiaro: non scendere di livello. Niente Arabia, niente Turchia, niente esperienze alternative. Solo campionati di prima fascia, per rilanciarsi soprattutto a livello professionale.
Una volta esclusi tutti i mercati “secondari”, il quadro diventa semplice: in Premier, in Liga e anche altrove l’interesse è debole. I club inglesi hanno altri obiettivi, in Spagna si guarda altrove, in Germania non c’è margine.
E allora? Allora Vlahovic ha cominciato a fare i conti. Restare un altro anno alla Juve da separato in casa, incassando un milione al mese, può anche andare bene per il conto in banca. Ma non per la carriera. E nemmeno per la Juventus, che ha tutto l’interesse a liberarsi di un contratto pesante. A questo punto, anche lui ha capito che per sbloccarsi deve fare un passo verso chi lo vuole davvero. E il Milan, oggi, è la squadra che lo vuole di più.
L’accordo con Vlahovic c’è, ora Tare fa i conti col budget
Come vi abbiamo già raccontato nei giorni scorsi, la trattativa non è mai morta e ora è ripartita alla grande. E da quanto abbiamo appreso, l’accordo tra Vlahovic e il Milan c’è. Esiste una bozza di intesa che parte da un presupposto semplice: il giocatore ha aperto a un taglio dell’ingaggio pur di cambiare aria. Anche perché tornare a lavorare con Allegri è un’idea che lo stuzzica. E da parte sua, Allegri riabbraccerebbe volentieri il suo ex centravanti.
Ora però c’è l’altro scoglio da superare: l’accordo con la Juventus, che pure – con tutta probabilità – farà il possibile per agevolare questa uscita, ma con i giusti paletti. Per motivi di bilancio, il club bianconero non può scendere sotto i 20 milioni di euro. È una cifra minima per non registrare minusvalenze.
Il Milan naturalmente sa che a quelle cifre farebbe un affare, ma farà comunque in modo da trovare la soluzione meno dispendiosa possibile, sfruttando anche la grande voglia che c’è in casa Juve di liberarsi di un peso. Si troverà una formula adeguata per spalmare la cifra su più annualità e venire incontro a Comolli ma senza intaccare il budget a disposizione di Tare.
Budget che, secondo quanto apprendiamo, al momento è tutt’altro che faraonico. Ci risulta che al momento il Milan abbia in cassa 40 milioni netti per fare il mercato. Cifra che potrebbe aumentare piazzando qualche cessione già programmata, ma per il momento tant’è. Ci sono 40 milioni per fare Vlahovic e tutto il resto.
Il Milan deve trovare una formula che tenga insieme tutto: i conti, i tempi e il resto del mercato. L’idea di spalmare il costo dell’operazione su più bilanci è già sul tavolo. Così come quella di inserire contropartite o bonus. Si lavora. Si sente, nell’aria, che stavolta non è solo una suggestione estiva. È una trattativa vera. E la sensazione è che possa davvero decollare da un momento all’altro.