La novità Uefa per cancellare la minaccia Superlega

La Superlega finora ha fallito, 48 ore dopo il suo annuncio si è battuta la ritirata dopo le pressioni sociali e politiche che si sono registrate in Inghilterra sulle Big Six.

Adesso il dibattito nella Uefa è tra coloro i quali sono disposti al “perdono”, a riaccogliere senza particolari problemi i dissidenti e quelli che, invece, invocano il pugno duro.

Se Agnelli dichiara che ha avuto tante telefonate sulla Superlega, anche Ceferin sta dialogando con dirigenti pronti al rientro nel mondo della Uefa.

Ceferin sa che il pugno duro potrebbe essere deleterio e le sue parole già fanno pensare ad una strategia dialogante:

“È ammirabile ammettere di aver sbagliato e questi club hanno fatto un grande errore. Ma adesso sono tornati in gruppo e so che hanno tanto da offrire, non solo alle nostre competizioni, ma all’intero calcio europeo. La cosa importante ora è andare avanti insieme e ricostruire l’unità di cui godeva prima questo sport”.

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Ceferin Uefa Superlega
Alexsandr Ceferin (Getty Images)

Ceferin pensa al futuro, vuole blindare le coppe

Nella Uefa c’è un’anima più giustizialista, che vorrebbe sanzioni per i ribelli. Il danese Moeller, prima che il progetto Superlega fallisse, chiedeva l’esclusione di Real Madrid, Chelsea e Manchester City dall’attuale Champions League.

Un’idea che non ha trovato seguito, mentre tanti altri club sono pronti a chiedere i danni ai club fondanti della Superlega che, secondo Florentino Perez, è un progetto ancora in piedi.

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Ceferin osserva, ascolta ma sa bene che è il momento del dialogo, la Uefa dovrà capire bene le difficoltà dei top club e cercare di soddisfare le esigenze economiche delle società più importanti d’Europa. La pandemia ha rappresentato una forte accelerazione per i problemi finanziari, varie società importanti sono indebitate e cercano una via per il futuro.

Il presidente della Uefa pensa al futuro, vuole blindare le coppe da altri tentativi stile Superlega nei prossimi anni.

I club che parteciperanno alle coppe dovranno garantire il rispetto delle regole, si pensa a forti conseguenze sportive e finanziarie. La Uefa, però, non può farcela da sola, c’è bisogno del supporto della politica, soprattutto dell’Unione Europea con le direttive comunitarie.