Sickwolf: “Mourinho è quello che serviva. Pirlo scelta sbagliata” | ANews

Simone Filippone, in arte “Sickwolf”, è stato intervistato da SerieANews dove ha parlato della Roma e del suo libro ”Ad Maiora”

I social e You Tube hanno invaso e influenzato il mondo del calcio. Se sui social si può tener d’occhio la vita del calciatore, su You Tube puoi vedere i video dei tuoi beniamini per tutta la giornata. Con il passar del tempo, su You Tube si è fatta strada anche la figura del youtuber tifoso.

Tra i più famosi c’è Sickwolf che conta ben 535 mila iscritti tra i suoi due canali You Tube e su Intagram ha ben 153 mila follower. Sickwolf è un grande tifoso della Roma e da poche settimane è uscito nelle librerie il suo libro “Ad Maiora”. La redazione di SerieANews.com l’ha intervistato in esclusiva:

Questa sera ci sarà la partita tra Roma e Lazio, cosa ne pensi di questo Derby alla penultima giornata? 

Il Derby è, al di là degli obiettivi stagionali, una partita importantissima, come diceva Rudi Garcia: “Il Derby non si gioca, il Derby si vince”. Voglio che la Roma vinca perché bisogna portare a casa la supremazia cittadina, visto che Lazio sarà fuori aritemticamente dalla Champions con una sconfitta. La squadra giocherà con cattiveria agonistica ed intelligenza perchè sa benissimo che una vittoria nel Derby renderebbe meno amara questa stagione”.

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Mourinho sorridente
Mourinho (Getty Images)

“Mourinho? La Roma avrebbe buttato via un’altra stagione con un altro mister”

Il prossimo allenatore della Roma sarà José Mourinho. L’annuncio dell’arrivo del portoghese è stato accolto con grande entusiasmo dai tifosi giallorossi, ma alcuni hanno il timore che possa succedere quello che è capitato con Ancelotti a Napoli. Che cosa ne pensi? 

“Se Mourinho ha accettato di venire a Roma, perché gli è stato proposto un progetto solido e gli sono stati promessi dei calciatori di un certo livello. Lo stesso ragionamento è stato fatto con Ancelotti al Napoli, ma alcuni giocatori, come James, non sono mai arrivati. Sono contentissimo di Mourinho perché a Roma serviva, anche a livello mediatico, un tecnico come lui. Servirà un cambiamento drastistico. Con un altro allenatore, la squadra giallorossa avrebbe buttato via un’altra stagione”.

Sembrava certo l’arrivo di Sarri alla Roma, ma poi a sorpresa è arrivato Mourinho. Ti è piaciuta questa strategia della società capitolina?

“Mi è piaciuta questa strategia perché potrebbe essere un segnale che i Friedkin parlano poco, ma sanno cosa  fare. Ovviamente, siamo all’inizio e capiremo da questo calciomercato le reali intenzioni dei Friedkin”.

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La Roma ha fatto un ottimo percorso in Europa League, ma in campionato è settima in classifica. Secondo te è solo colpa di Fonseca per questi risultati poco convincenti?

“Non credo che sia tutta colpa di Fonseca. La Roma non aveva messo in conto d’arrivare fino in fondo in Europa League perché la rosa non era così lunga. Abbiamo avuto diversi infortuni, tanto che Cristante ha dovuto fare il difensore. L’obiettivo iniziale della stagione era qualificarsi per la Champions, mentre ora sei settimo in classifica ed è giusto ripartire con un nuovo allenatore”.

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Paulo Fonseca in panchina
Paulo Fonseca (Getty Images)

Come hai visto la semifinale contro il Manchester United? Se non avesse avuto quei minuti di buio nella gara di andata, avrebbe avuto qualche possibilità in più di passare la Roma? 

“Credo che la gara di ritorno non sia un esempio di un possibile passaggio del turno. Non ho mai pensato che la Roma potesse passare, anche perché lo United ci avrebbe segnato se avesse accelerato i ritmi nel match dell‘Olimpico. La gara di andata è stata condizionata dai tre infortuni, ma non puoi subire cinque gol in un tempo”.

Il calciomercato, in questo momento, è molto incentrato sugli allenatori. Si parla tanto di un Luciano Spalletti in orbita Napoli. Può far bene l’ex tecnico della Roma sotto l’ombra del Vesuvio? Cosa pensi della serie su Totti?

“Non nutro tanta simpatia per Spalletti, ma è stato uno degli allenatori più preparati che sono passati a Roma dal 2000 ad oggi. Non è un allenatore giusto per vincere lo Scudetto e il Napoli sbaglierebbe a prenderlo se l’obiettivo dovesse essere quello di vincere il campionato. Spalletti è un tecnico da piazzamento: in Champions ti porta sicuramente. Serie su Totti? Mi è piaciuta, ci sono momenti che mi hanno fatto ridere. E’ la campana di Totti e non di Spalletti, ma l’ho apprezzata particolarmente”.

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L’argomento principale delle ultime settimane è stata la Superlega. Cosa pensi del progetto Superlega? Hanno ragione Florentino Perez ed Agnelli ad affermare che i giovani di oggi si annoiano a guardare il calcio?

“La Superlega era un progetto solo economico. Non è vero che i giovani non seguono più il calcio e l’esempio è il mio canale su You Tube dove ci sono tanti giovani che mi seguono. La Superlega era un format geniale, ma il vero problema è stato togliere il merito sportivo. E’ stata gestita molto male e si sono fatti un grande autogol”.

Il campionato sta volgendo al termine. Chi ti ha sorpreso e chi ti ha deluso in questa stagione? 

“La Juventus mi ha deluso più di tutte. La decisione di mettere Pirlo in panchina è stata sbagliata sin dall’inizio. Non sono così sicuro che la classifica sarebbe stata la stessa se Inter e Juve avessero avuto i tecnici invertiti. L’allenatore fa veramente tanto in un club. Pirlo è stato lanciato nel mondo degli allenatori come se domani io allenassi la Roma. La sorpresa? Il Milan. Pioli ha fatto un mezzo miracolo. I rossoneri si meritano la Champions, mentre la Juventus non meriterebbe la qualificazione”.

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Il tuo canale su You Tube è seguitissimo, ma quando hai capito che stavi incominciando ad avere un riscontro importante?

Ho iniziato sette/otto anni fa e subito mi accorsi che andavo bene e la gente mi chiedeva altri video. La mia idea non è mai stata quella di trovare un lavoro grazie a You Tube perché ho sempre voluto fare il giornalista sportivo; anche se sul mio canale è come se lo facessi in virtù di quello che pubblico, visto che You Tube è diventata la “Tv2”. Il video che mi ha dato maggiore lancio è stato quello della cessione della Roma di Pjanic alla Juventus.

Hai appena pubblicato il tuo libro “Ad Maiora”, cosa ci puoi dire sulla tua opera?

“Sono molto felice. In passato, ho rifiutato delle proposte di scrivere il classico libro da youtuber con foto. Era un’idea che non mi piaceva per niente. Io volevo parlare, poi ho avuto la possibilità di pubblicare con “Santelli” un libro in cui raccontavo la mia storia su questo mondo che può sembrare superficiale, ma non lo è assolutamente. Nel libro spiego che c’è tutto un lavoro dietro e che non iniza o non finisce tutto davanti ad un semplice cellulare”.