Ancelotti individua i due difetti della Juventus e predice il suo futuro

Il suo Real Madrid è primo in classifica, ma Ancelotti a Rai Radio 1 si è soffermato anche sul calcio italiano.

Dopo l’esperienza all’Everton, Carlo Ancelotti è volato in Spagna per tornare ad allenare il Real Madrid. I ‘Blancos’ hanno iniziato bene la stagione sia in campionato che in Champions League dove hanno battuto l’Inter 0-1. Il club madrileno in entrambe le competizioni è al primo posto in classifica.

I ‘Merengues’ hanno battuto il Valencia per 1-2 nel big match della Liga di ieri sera. Il Real perdeva 0-1, ma poi ha ribaltato il risultato nei minuti finale con i gol di Vinicius Jr e di Benzema. Carlo Ancellotti è stato intervistato da ‘Radio anch’io sport’ su ‘Rai Radio 1’ dove ha parlato anche del calcio italiano:

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Ancelotti dà indicazioni
Ancelotti (Getty Images)

Ancelotti sulla crisi della Juventus: “Non ha un’identità”

“La Juventus? Ha poche certezze ed ha delle difficoltà a trovare un’identità precisa. Sono comunque sicuro che alla fine riuscirà a recuperare e sarà tra le pretendenti dello Scudetto. Mourinho alla Roma? José ha trovato la piazza ideale per lui. Il Napoli? Mi sono trovato bene professionalmente. E’ finita nel modo giusto perché è giusto concludere un rapporto quando non c’è sintonia tra società ed allenatore”.

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Il tecnico italiano ha poi continuato il suo intervento: “De Laurentiis? Sono andato d’accordo con lui, ho avuto l’occasione di conoscere una piazza come Napoli e ne sono molto felice. Il Napoli di Spalletti? E’ competitivo come gli altri anni, sia lui che De Laurentiis sono persone oneste”.

Ancelotti ha parlato anche del suo futuro: “Non lo so, questa è una sorta di luna di miele al Real Madrid, e spero di restarci a lungo. Brahim Diaz? Ha trovato tanta concorrenza e non ha avuto lo spazio necessario. Siamo felici che stia facendo bene con il Milan perché è importante per noi. E’ andato al Milan perché conosciamo sia la struttura della squadra che la società”.

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Il tecnico ha conclsuo l’intervista, soffermandosi sull’eventualità di far giocare i Mondiali ogni due anni. “Facciamolo ogni anno (ride, ndr). E’ un prolema importante, il calendario è troppo fitto e la Pandemia ha reso tutto più complicato. La Fifa e la Uefa devono fare qualcosa perché ci sono partite senza senso. C’è troppa pressione sui giocatori”.