Serie A, la top 11 della giornata 15: comandano Milan e Atalanta

Milan, Atalanta e Fiorentina comandano la nostra top 11 della quindicesima giornata, un turno infrasettimanale ricco di gol e di emozioni.

Neanche il tempo di finire una giornata che ne inizia subito un altro, siamo già nella direzione del sedicesimo turno ma guardiamo un attimo al recente passato con la nostra top 11.

Milan, Atalanta e Fiorentina hanno vinto le rispettive partite in maniera netta, dominando il gioco e, infatti, nella nostra top 11 esprimono due rappresentanti per squadra.

È stata la giornata degli infortunati, basta pensare a Milan e Napoli che perdono rispettivamente Kjaer e Koulibaly ma anche del riscatto di giocatori che hanno recuperato dopo un lungo stop.

È la storia di Maignan che è rientrato contro il Sassuolo con qualche critica subita e, invece, a Marassi sullo 0-2 è stato decisivo sventando il colpo di testa di Hernani.

Hateboer non giocava una gara ufficiale da cinque mesi e mezzo, contro il Venezia è rientrato, può fare sicuramente di più ma rivederlo in campo a macinare chilometri sulla sua corsia rappresenta un messaggio di speranza.

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Maignan osserva i suoi tifosi a San Siro
Maignan (Getty Images)

Da Maignan, eroe ritrovato dal Milan, a Biraghi, la difesa di SerieANews

Il Milan ha ritrovato il suo portiere. Maignan, dopo una gara in cui inevitabilmente sembrava ancora prendere le misure dopo quasi due mesi di stop, a Genova è tornato con l’elasticità e l’esplosività del suo repertorio.

L’Atalanta ha la rosa per lottare per lo scudetto in un campionato molto equilibrato, è fornita nei doppi ruoli come pochissime squadre in serie A. Basta pensare che a Gasperini mancava Hateboer da cinque mesi e mezzo, l’olandese contro il Venezia è rientrato in maniera brillante.

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I difensori talvolta possono cambiare le partite non solo evitando i gol ma anche realizzandoli. È il caso di Simone Romagnoli, difensore che ha aperto la rimonta dell’Empoli sul campo del Torino, e di Gian Marco Ferrari, protagonista di uno strepitoso stacco in occasione del pareggio del Sassuolo contro il Napoli.

La Fiorentina ha ribaltato la partita contro la Sampdoria puntando soprattutto sulla catena di sinistra, sull’asse Biraghi-Sottil. Candreva parte meglio e ispira il gol di Gabbiadini, poi c’è il riscatto della Viola. Biraghi si propone tanto, impensierisce Audero su punizione e realizza così una buona prova.

Fabian Ruiz esulta dopo il gol al Sassuolo
Fabian Ruiz (Getty Images)

Da Fabian Ruiz a Svanberg, la mediana degli “stoccatori”

Fabian Ruiz ha segnato finora cinque reti stagionali, gli stessi di Mertens, Insigne e Zielinski. Soltanto Osimhen, autore di nove gol nell’annata in corso, ha segnato di più.

A Reggio Emilia ha sbloccato il risultato con il suo mancino dal limite dell’area com’è avvenuto anche in altre occasioni, come per esempio a Marassi contro il Genoa. Un altro stoccatore dalla distanza è Mattias Svanberg, autore del gol-vittoria contro la Roma.

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È il terzo gol stagionale per il centrocampista svedese, tutti decisivi per le vittorie contro Verona, Sampdoria e Roma. Giocate da tre punti, quindi da 9 complessivi per il Bologna che al momento prova ad intromettersi nel condominio delle sette sorelle.

Beto esulta dopo il gol alla Lazio
Beto (Getty Images)

Da Pasalic, il re dei centrocampisti, a Beto, la fiera del gol nell’attacco di SerieANews

In una decina di giorni Messias ha vissuto emozioni incredibili, è passato dal gol decisivo sul campo dell’Atletico Madrid in Champions League alla doppietta contro il Genoa. Pasalic contro il Venezia ne ha segnati addirittura tre. Il centrocampista croato, dal suo approdo all’Atalanta, ha realizzato più di tutti i suoi “colleghi di reparto” in serie A, staccando Milinkovic Savic e Mkhitaryan a quota 23.

Sottil è stato uno dei protagonisti della vittoria della Fiorentina, nell’azione del gol di Callejon ha ricordato gli assist che faceva Insigne a Josè ai tempi del Napoli.

L’esterno figlio d’arte, cresciuto nel vivaio viola, poi è riuscito anche a far gol. È il secondo stagionale, dopo quello all’Inter che aveva fatto illudere la Fiorentina prima della rimonta nerazzurra.

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Beto può apparire scoordinato, sgraziato ma è un attaccante che produce tanto, per sacrificio in fase di non possesso, capacità di coprire campo, riempire l’area di rigore e sfruttare la sua fisicità. Se l’Udinese ha sognato la vittoria sul campo della Lazio, lo deve proprio a Beto, autore di una bellissima doppietta.

Il centravanti portoghese è giunto a quota sei reti in campionato e si sta ritagliando lo status di bestia nera delle sette sorelle. Segnò, infatti, un gol decisivo per il pareggio dell’Udinese nel finale sul campo dell’Atalanta.

Ecco la nostra top 11:

(4-2-3-1) Maignan; Hateboer, Romagnoli, Ferrari, Biraghi; Fabian Ruiz, Svanberg; Messias, Pasalic, Sottil; Beto