“Gasperini, ora basta”: Atalanta, attacco durissimo

Sconfitta dal Villarreal e fuori dalla Champions League, l’Atalanta finisce nel mirino della critica per la troppa cautela di Gasperini.

Non è bastata la rimonta, soltanto sfiorata, nel finale. Né l’aver costruito un numero enorme di palle-gol, fallite per questioni di centimetri. Centimetri che avrebbero potuto cambiare la storia. L’Atalanta, sconfitta 3-2 dal Villarreal, è fuori dalla Champions League. E deve fare inevitabilmente i conti con la critica.

Ci va giù pesante Libero, oggi in edicola, che attacca la Dea e un allenatore, Gasperini, considerato colpevole di non ragionare da grande. Di non farlo nonostante l’Atalanta di oggi sia ormai decisamente di un’altra dimensione rispetto a quella provinciale che è sempre stata e che così viene ancora presentata dal suo tecnico.

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“Atalanta, basta con la finta umiltà”

La sconfitta con il Villarreal, resa soltanto meno amara dalla tentata rimonta finale, rischiava “di essere tanto brutta da mettere in discussione l’annata se non addirittura l’intero progetto”. Un risultato che è figlio secondo Libero “della retorica della piccola squadra che vive un sogno”. L’Atalanta non è più una piccola, “ma una grande che così deve essere giudicata. Ha buttato la qualificazione sottovalutando l’avversario.”

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Arrivato al suo sesto anno sulla panchina della Dea (“un’eternità a cui non siamo abituati nel calcio di oggi”) per il quotidiano Gasperini dovrebbe cercare di salvare il suo ciclo rinnovandolo e cambiando gli obiettivi. Abbandonando cioè “la finta umiltà e indicando nello Scudetto e nell’Europa League due traguardi concreti, da raggiungere”. Perché l’Atalanta di oggi è grande, e in quanto tale d’ora in avanti dovrà giocare per vincere.