Milan, batosta per Ibrahimovic: Maldini e Pioli increduli

Resta indefinito il futuro di Ibrahimovic, ancora fermo ai box per infortunio. Intanto arriva la critica che lascia increduli Maldini e Pioli.

Ancora un rebus il futuro di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese attualmente si trova ai box a causa dell’infiammazione al tendine di Achille rimediata il 23 gennaio in occasione della sfida contro la Juventus e non è ancora chiaro quando potrà tornare ad allenarsi insieme al resto dei compagni. La sua speranza era quella di disputare il derby di martedì scorso tuttavia il processo di guarigione procede a rilento.

Ibrahimovic pensieroso
Zlatan Ibrahimovic (Lapresse)

Una questione che ha iniziato a preoccupare il Milan, che attende di conoscere gli esiti dei prossimi esami strumentali a cui verrà sottoposto l’attaccante per valutare il da farsi. Il contratto che lo lega ai colori rossoneri, infatti, scade a giugno e finora con il suo agente (Mino Raiola) non si è parlato di rinnovo.

Il summit decisivo si terrà nelle prossime settimane, come confermato di recente da Paolo Maldini. Ibrahimovic, dal canto suo, in questi giorni continuerà a seguire un programma di lavoro personalizzato alternandosi tra la palestra ed il campo. La sua volontà è quella di restare ma nel caso in cui si dovesse raggiungere un accordo si è detto disponibile a valutare altre possibilità destinazioni.

https://youtu.be/nQX6qOaqIYk

Milan, Ibrahimovic nel mirino di Leonardo

Tra le possibili mete non rientra il Paris Saint Germain: un club “senza disciplina” secondo il calciatore. Parole che non sono piaciute a Leonardo il quale, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano ‘L’Equipe’, ha voluto subito replicare. “Non voglio nemmeno rispondere. Dov’è l’indisciplina? Penso che ci sia un motivo se, ogni volta che un giocatore lascia il PSG, non riesce a smettere di parlare di noi. Tutto il mondo vuole venire”.

Poi, ecco l’attacco diretto allo svedese. “Zlatan ha provato più volte a tornare. Sto ancora aspettando un’intervista in cui ringrazia il PSG per tutto quello che hanno fatto per lui. Il PSG – ha detto il dirigente – è esistito prima e dopo di lui. Voleva tornare ma gli abbiamo detto no: è un ingrato”.

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