“Scandalosi, era rigore”: caos Atalanta-Lipsia, scoppia la polemica

Al 50′, l’episodio che fa esplodere il caos in Atalanta-Lipsia: anche Gasperini su tutte le furie, la decisione dell’arbitro lascia tutti senza parole.

Il match è di quelli tirati. L’Atalanta è momentaneamente sotto in casa, al Gewiss Stadium, contro il Lipsia. La rete di Nkunku sta decidendo questa gara di ritorno, per un risultato che (allo stato attuale) condannerebbe la Dea a dire addio anche all’Europa League.

Dribbling di Koopmeiners
Atalanta-Lipsia (LaPresse)

Nel secondo tempo, però, i nerazzurri stanno alzando i giri del motore. E le occasioni nella metà campo tedesca sono cominciate a fioccare. Soprattutto da palla inattiva, dove l’Atalanta ha creato le migliori chance per il pareggio.

Da calcio piazzato, però, arriva l’episodio che al 50′ ha fatto scattare la rabbia del Gewiss Stadium e della panchina orobica. E la decisione dell’arbitro Matheu Lahoz.

Gasperini a testa bassa
Gasperini (LaPresse)

 Atalanta-Lipsia, rigore non concesso alla Dea: scoppia il caos tra i tifosi nerazzurri

Su un sinistro violentissimo di Malinovskyi, il tedesco Olmo ribatte la punizione dell’ucraino con doppio tocco di braccio. Già al momento del contatto, tutta la formazione nerazzurra ha accerchiato l’arbitro spagnolo. E dopo qualche minuto, Lahoz è stato richiamato al VAR per l’on-field-review.

Un on-field-review che è durato qualche minuto e che ha mostrato il direttore di gara iberico analizzare diversi frame del tocco di braccio da parte di Dani Olmo. Il pallone ha impattato il braccio destro (lungo il corpo) dell’ex Dinamo Zagabria, ma anche quello sinistro (invece posto ad aumentare il volume della figura).

Dopo qualche considerazione aggiuntiva, però, Lahoz è rimasto della propria opinione: nessun calcio di rigore all’Atalanta, per la rabbia e la delusione di Gasperini e tifosi. “Scandalosi“, “Era rigore!” e tanti altri sono gli epiteti poco amichevoli che stanno fioccando sui social, dopo la decisione presa dall’arbitro spagnolo. Una decisione che, adesso, rischia di incidere sulla possibile qualificazione della Dea.