“Non possono giocare”: Barcellona, per i nuovi acquisti un guaio enorme

Ha dell’incredibile quanto sta succedendo in casa Barcellona. Un guaio enorme che riguarda i nuovi acquisti del club catalano.

Dopo alcuni anni in chiaroscuro, contraddistinti soprattutto dalla fine dell’era Messi, passato la scorsa estate in forza al PSG, il mercato del Barcellona di quest’anno è stato scoppiettante. Sono tanti diversi i calciatori di talento che il club ha ingaggiato.

Xavi, tecnico del Barcellona
Xavi (LaPresse)

Certamente uno dei colpi da novanta non solo del Barcellona, ma dell’intero mercato è stato Robert Lewandowski. Dopo anni ad altissimo livello in Bundesliga, prima con il Borussia Dortumund e poi con il Bayern Monaco, l’attaccante polacco ha deciso di provare l’esperienza in Liga con la prestigiosa maglia blaugrana.

Oltre all’ex Bayern Monaco  sono arrivati anche altri giocatori di talento, come l’ex Milan Kessie, ma anche Raphinha, Koundé e Christensen. Il tutto per una spesa totale di ben 150 milioni di euro. Spesa che però rischia di andare in fumo visto che i nuovi acquisti corrono il rischio di non poter mettere piede in campo.

Robert Lewandowski
Robert Lewandowski rischia di non poter esordire con la maglia blaugrana (LaPresse)

Barcellona, continuano i problemi finanziari: nuovi acquisti a rischio?

“Al momento non possono giocare” così riporta il quotidiano SPORT, da sempre molto vicino al mondo calcistico catalano. Il Barcellona al momento infatti non ha i requisiti minimi per poter iscrivere i nuovi acquisti alla rosa che il 13 agosto esordirà contro il Rayo Vallecano. Problema che riguarda anche i recenti rinnovi di contratto di Dembelé e Sergi Roberto.

Al momento l’unica opzione in mano catalana è quella di attivare per la quarta ‘leva’ salva-bilancio. Un meccanismo che, di fronte alla cessione stavolta del 25% dei Barça Studios, permetterebbe di respirare economicamente. Ciò però non basterebbe comunque e l’iscrizione dei nuovi acquisti sarebbe comunque subordinata ad alcune cessioni come quella di De Jong e quella di Depay.