Juventus, questa non ci voleva: può accadere in inverno, Allegri seccato

Può capitare alla Juventus nonostante abbia provato ad evitarlo fino alla fine: il calciomercato di gennaio inizierà con una grana.

In un’epoca di grandi incertezze e dubbi sui giusti passi da muovere, la Juventus potrebbe dover gestire anche alcune trattative, non appena arriverà gennaio. Secondo le informazioni che arrivano da ’90min.com’, alcuni prestiti potrebbero essere rivisti, in particolare quello di Denis Zakaria al Chelsea.

Allegri pensieroso
Massimiliano Allegri, Juventus (LaPresse)

La società inglese pare stia considerando la possibilità di interrompere l’accordo anzitempo, dopo aver realizzato in tempi record la trattativa con la Juventus per Zakaria. Era l’ultimo giorno della sessione estiva di calciomercato, eppure l’urgenza i fatti dicono non esistesse realmente: il centrocampista non ha ancora disputato alcun minuto con i Blues.

La realtà dei fatti indicherebbe che Zakaria non fa parte dei piani dell’attuale tecnico Graham Potter, che ha per l’appunto già messo in risalto il giovane Carney Chukwuemeka in luogo dello svizzero.

Zakaria in campo col Chelsea
Denis Zakaria, Chelsea (LaPresse)

Juventus, può tornare Zakaria: per il Chelsea è un esubero

La decisione non è comunque semplice nemmeno per il Chelsea. Zakaria ha disputato due gare per la Juventus quest’anno prima di trasferirsi a Stamford Bridge e, secondo le regole della FIFA, un giocatore non può rappresentare più di due club durante una stessa stagione. Se solo quindi il Chelsea lo schiererà in campo, non sarà più possibile organizzarne la cessione a gennaio.

Ciò che starebbero sperando i londinesi, in base a quanto riferito, rispetto ai prossimi mesi è che la Juventus esoneri Allegri e che il futuro allenatore voglia puntare su Zakaria. Altrimenti, sarà quasi impossibile restituirlo ai bianconeri non appena termineranno i Mondiali e riprenderà il campionato. D’altronde, nell’accordo in essere non è previsto l’obbligo di riscatto. Quindi è il Chelsea ad avere pieni poteri a riguardo. Nel frattempo, per il calciatore si tratta di una situazione complessa poiché sente che in entrambi i casi non avrà molte opportunità di scendere in campo.