Napoli, ecco l’esterno per Conte: così si passa alla difesa a 3

Tra una corsa Scudetto ancora aperta e un futuro tecnico da definire, il Napoli lavora in silenzio. I nomi sono ancora pochi, ma i segnali sono già tutti lì

Antonio Conte, allenatore del Napoli
Napoli, ecco l’esterno per Conte: così si passa alla difesa a 3 (Foto: Ansa) – serieanews.com

Il campionato è ancora lì, vivo, che pulsa. Con il Napoli che non ha mollato niente e ora si ritrova ad un passo dallo Scudetto. Eppure, tra un gol di Raspadori all’ultimo minuto e una rincorsa che sa di miracolo, c’è già chi si siede a tavolino per parlare del domani. E non di un domani qualsiasi, ma di quello che potrebbe avere ancora in panchina Antonio Conte.

Il condizionale è d’obbligo, certo. Perché il futuro dell’allenatore non è stato ancora sigillato in un comunicato ufficiale. Ma tra le stanze di Castel Volturno l’aria è chiara: si lavora come se Conte restasse. E si lavora per dargli una squadra vera, strutturata, plasmata sul suo modo di intendere il calcio.

Non è solo una questione di nomi, ma di incastri. Di uomini che possano reggere più di un sistema. Perché se c’è una cosa che Conte ha dimostrato anche in questa stagione è che si adatta, ma non rinuncia mai alla sua identità. Il 3-5-2 non è un dogma ma è qualcosa che resta lì, sospesa ma sempre in cantiere. E allora, tra i primi dossier aperti sul tavolo del direttore sportivo Manna, ce n’è uno che parla chiaro. Senza troppi giri di parole.

Il Napoli su Miguel Gutierrez: c’è un’idea precisa alla base

Il reparto da cui si comincia è quello degli esterni. In particolare, quello mancino. Una zona di campo dove già oggi il Napoli può vantare due profili importanti: Matías Olivera, fresco di rinnovo, e Leonardo Spinazzola, che ha ripreso a correre come ai tempi migliori.

Miguel Gutierrez, terzino del Girona
Il Napoli su Miguel Gutierrez: c’è un’idea precisa alla base (AnsaFoto) – serieanews.com

Ma non basta. O meglio: se si vuole andare davvero verso una difesa a tre, serve altro. Serve qualcuno che possa spingere da quinto, che abbia piedi educati e gamba. E magari anche qualche anno in meno per dare profondità al progetto.

Il nome che è emerso, e che oggi è più di una suggestione, arriva dalla Liga: Miguel Gutiérrez Ortega, classe 2001 del Girona, cresciuto nel vivaio del Real Madrid. Secondo Il Mattino, il Napoli ha già fatto la sua mossa: 15 milioni di euro più bonus. Il Girona, però, non ha alcuna intenzione di fare sconti: la richiesta è di 30 milioni.

Eppure, la parte più complicata sembra già messa alle spalle. L’intesa con il calciatore c’è: contratto quadriennale, stipendio da 2 milioni netti a stagione. Segno che il ragazzo è convinto. Convinto del progetto, del campionato e probabilmente anche dell’uomo che dovrebbe allenarlo.

Il cambio modulo e l’opzione Olivera braccetto

La bellezza di certi giocatori sta proprio lì, nella loro capacità di essere incasellati in più ruoli senza perdere identità. Gutiérrez nasce come terzino, ma ha l’attitudine offensiva dell’esterno a tutta fascia. In un 3-5-2 può diventare devastante. E Olivera, che nella Coppa America con l’Uruguay è stato impiegato anche da braccetto di sinistra, può retrocedere in pianta stabile.

Lo ha già fatto in stagione, anche con il Napoli. Conte, in emergenza, ha affidato all’uruguaiano persino il ruolo di centrale sinistro in una linea a quattro. Come a dire: “So che posso fidarmi”.

Matias Olivera, esterno del Napoli
Il cambio modulo e l’opzione Olivera braccetto (LaPresse) – serieanews.com

Una staffetta tattica, ma anche una convivenza possibile. Perché in un modulo fluido, le posizioni si intrecciano e si alternano. E a quel punto anche Spinazzola, che sembrava in bilico fino a qualche mese fa, potrebbe restare. La seconda parte della stagione lo ha visto protagonista, insostituibile per Conte. Se il fisico regge, la conferma può diventare un atto naturale.

L’identikit di Gutiérrez non è solo tecnico. È strategico. Giovane, europeo, abituato a giocare un calcio propositivo, capace di fare il salto in un top club senza passaggi intermedi. È un colpo da Napoli di oggi: ambizioso ma sostenibile. E, soprattutto, funzionale. Non un nome da copertina, ma da campo. Quello che Conte vuole, e quello che De Laurentiis sta cercando di garantirgli.

Perché se davvero il futuro sarà ancora con lui in panchina, allora bisogna cominciare da ora. E cominciare dalle fasce ha sempre un senso. Soprattutto quando si ha in mente una rivoluzione che parte dal basso. E finisce col guardare in faccia l’Europa.

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