La finale Champions cambia tutto: Inter-PSG e il nuovo destino di 4 campioni

Una finale che non è solo un trofeo: è il crocevia di carriere, emozioni e scelte delicate. Quando il calcio diventa sliding doors, anche una stagione può cambiare volto in un attimo

i calciatori di Inter e PSG esultano
La finale Champions cambia tutto: Inter-PSG e il nuovo destino di 4 campioni (Foto: LaPresse) – serieanews.com

I risultati, a volte, sono come certi bivi in autostrada: li imbocchi in un attimo, ma ti portano lontanissimo da dove pensavi di andare. E nel calcio, più che altrove, bastano novanta minuti per rovesciare una narrazione intera.

C’è chi sembrava già fuori dai giochi e invece rientra con gli applausi. Chi si pensava potesse restare, e magari saluta. Chi finalmente si prende la scena. E chi, da lontano, chiude il cerchio di una stagione che rischiava di appassire troppo presto.

Per l’Inter, l’annata 2024/25 è stata una corsa sulle montagne russe. A un certo punto, il triplete non era un’idea pazza, ma uno scenario plausibile. Poi sono arrivati gli scivoloni – quelli che fanno rumore, che riempiono le trasmissioni e i bar – e il sogno sembrava essersi incrinato. Il derby sfumato in Coppa Italia, il campionato indirizzato verso Napoli, e una semifinale di Champions appesa a un filo. Ma è proprio in quei momenti che si capisce chi resta in piedi.

Da Acerbi a Frattesi: la finale Champions ribalta il destino

Uno che aveva già fatto i conti con l’ultima pagina è Francesco Acerbi. Stagione complicata, acciacchi a raffica, e un contratto in scadenza che sembrava preludio all’addio. A 37 anni, sembrava quasi scontato: ci si saluta con eleganza, senza drammi. E invece, come nei migliori romanzi, c’è stato un colpo di scena.

Francesco Acerbi esulta al termine di Inter-Barcellona
Da Acerbi a Frattesi: la finale Champions ribalta il destino (LaPresse) – serieanews.com

Ultimo mese da leader, prestazioni solide, presenza che pesa. All’Inter si sono accorti che quel tipo lì non è solo un centrale: è una colonna dello spogliatoio. E a lasciarlo andare, ci si pensa due volte. Stessa storia anche per Stefan De Vrij, che non è ancora sicuro della permanenza ma anche col Barça è entrato benissimo. Con tutta probabilità sarà riconfermato anche lui e il difensore, semmai, arriverà per rinforzare il reparto.

All’opposto, Henrikh Mkhitaryan ha un’aria diversa. Di chi forse sente di aver fatto tutto quello che poteva fare. È stato il cervello silenzioso del centrocampo, il metronomo nascosto, e ora riflette sul futuro. Lui stesso non ha escluso che possa addirittura decidere di fermarsi. Una vittoria in Champions, in fondo, potrebbe essere il segnale giusto per uscire di scena con classe. Quando hai dato tanto e lo sai, non c’è bisogno di spiegare troppo.

Frattesi e Donnarumma: dalla polvere all’altare

Se c’è una storia che racconta quanto tutto possa cambiare in fretta, è quella di Davide Frattesi. A gennaio era dato per partente. Troppo poco spazio, troppa panchina. Eppure è bastato un attimo: un gol al Bayern, uno al Barcellona, e la narrazione si è ribaltata. Ora sembra impossibile rinunciarci. Inzaghi, che a volte lo aveva lasciato ai box, oggi lo guarda con occhi diversi. Il suo futuro? Solo con un’offerta fuori scala potrebbe essere lontano da Milano.

Davide Frattesi esulta dopo il gol al Barcellona
Frattesi e Donnarumma: dalla polvere all’altare (LaPresse) – serieanews.com

Infine, c’è chi questa finale l’affronterà dall’altra parte del campo, ma ha vissuto una metamorfosi altrettanto clamorosa. Gigio Donnarumma, a inizio stagione, sembrava sul filo: voci di malumori, riflessioni sul futuro, un rinnovo che tardava ad arrivare. Ora, dopo aver trascinato il PSG in finale a suon di parate decisive, è diventato un pilastro. Amato dai tifosi, temuto dagli avversari, rispettato finalmente anche da chi gli aveva voltato le spalle.

Se prima il Paris pensava a come sostituirlo, oggi sta costruendo il futuro su di lui. Ecco perché le squadre italiane che l’avevano messo nel mirino, fra cui proprio l’Inter, dovranno mettersi l’anima in pace: Gigio non si muove da Parigi e probabilmente non si muoverà più, anzi punta a fare la storia con il club parigino. A Monaco di Baviera l’occasione giusta per scrivere il capitolo più bello.

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