Fabregas dice no alle big e rilancia con il Como. Tra sogni e strategie, prende forma un progetto ambizioso. Tre acquisti concreti e colpi da favola per scrivere una nuova storia
Alla fine, pare proprio che il Como ce l’abbia fatta. Cesc Fabregas, dopo settimane di corteggiamenti serrati, sembra aver scelto di restare. E non era affatto scontato. In tanti hanno provato a portarlo via dalla sponda lariana del lago, a partire dal Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, ma soprattutto la Roma dei Friedkin, che erano arrivati persino a ospitarlo per sondare un possibile accordo futuro.
Niente da fare: ha detto no. Anzi, ha detto sì. Al Como. A un’idea. A una visione.
Una scelta di cuore, ma anche di testa. Perché qui, sulle rive del lago, si respira aria di rivoluzione. L’obiettivo non è più sopravvivere in Serie A, ma provare a spingersi più in là. Mettere nel mirino l’Europa, magari anche quella che conta davvero, e diventare una mina vagante da prendere molto sul serio. E per farlo, ovviamente, servono innesti mirati. Qualità, esperienza, gamba. E anche un pizzico di follia.
I tre nomi già caldi: il piano concreto del Como
Il piano sembra già avviato. Secondo La Gazzetta dello Sport, ci sarebbero tre nomi in cima alla lista. Uno per reparto, senza troppe alchimie. In difesa il Como vuole portare in Italia Eric García, oggi al Barcellona ma già accostato al club in passato. Un centrale elegante, ancora giovane ma con un curriculum importante.
In mezzo al campo il profilo è chiaro: serve esperienza, carisma e struttura. Il nome cerchiato in rosso è quello di Bryan Cristante. Un’operazione ambiziosa, ma non fuori portata, soprattutto se la Roma dovesse decidere di cambiare faccia al centrocampo. Accanto a lui, tra l’altro, c’è già Caqueret, che ha convinto nel girone di ritorno e sembra pronto al salto di qualità.
E in attacco? L’uomo giusto potrebbe essere Jeremay Hernández, talento del Deportivo La Coruña. Già vicino a gennaio, è un’idea concreta che potrebbe finalmente concretizzarsi.
I sogni che fanno rumore: Chiesa, De Bruyne, Verratti
Poi ci sono i sogni. Quelli che sembrano troppo belli per essere veri, ma che ogni tanto – con visione e coraggio – diventano realtà. Il Como sogna in grande, e allora perché non provare a bussare alle porte giuste? In cima alla lista c’è un esterno italiano di primissima fascia: Federico Chiesa. Oppure Domenico Berardi. Due nomi che, in un contesto stimolante e ben strutturato, potrebbero trovare nuova linfa.
C’è poi la suggestione di un colpo “da copertina”, uno di quelli che cambiano la percezione di un club. In quel reparto immaginario ci finiscono tre profili da capogiro: Jamie Vardy, Thomas Muller e Kevin De Bruyne. Quest’ultimo sembra più vicino al Napoli, ma finché non firma, sognare è lecito.
E infine, Marco Verratti. A giugno 2025 scadrà il suo contratto con l’Al-Arabi. Tornerà libero, e potrebbe voler chiudere la carriera in Italia. Non per soldi – quelli non gli mancano – ma per un progetto in cui sentirsi al centro, leader assoluto. Fabregas lo stima, e in fondo parlano la stessa lingua calcistica. Verratti al Como non sarebbe solo una suggestione: sarebbe un segnale. Un’accelerata verso qualcosa che fino a poco tempo fa sembrava impensabile.
Una squadra così, guidata da un tecnico ambizioso e con qualche tocco da visionario, potrebbe davvero far tremare le big. E forse non accontentarsi più di guardare la Champions da lontano.