Il club bianconero prosegue nella sua campagna di rafforzamento: arriva dalla Serie B il nuovo centrocampista
La Juventus si muove, e lo fa con discrezione ma con idee chiare. Dopo aver messo a segno il colpo Jonathan David per rinforzare l’attacco, il focus ora si sposta su altri reparti. A centrocampo, in particolare, qualcosa deve cambiare. E non è un mistero: la sensazione è che il club voglia intervenire con decisione.
Anche perché con Tudor è iniziata una nuova fase, e servono interpreti adatti al suo calcio. Ecco perché alla Continassa si lavora su profili mirati, nomi presenti in una short list presentata dal tecnico alla dirigenza.
Juve, prima le uscite: poi potenziare fasce e mediana
Per muoversi in entrata, però, c’è bisogno prima di fare spazio. Uno dei nomi destinati a lasciare la Continassa è Douglas Luiz. Arrivato con aspettative importanti, il brasiliano non è riuscito a imporsi né con Motta né con Tudor. Con il croato le cose sembrano ancora più complesse: il suo stile non si sposa con le caratteristiche del centrocampista ex Aston Villa, più regista che interditore, più rifinitore che equilibratore.

Nel frattempo, si pensa anche alle fasce offensive. Un nome che circola con insistenza è quello di Jadon Sancho, che lo United potrebbe lasciar partire a condizioni favorevoli. Non è una priorità assoluta, ma la Juve tiene viva la pista: perché un esterno di talento e con voglia di rilancio può fare comodo. Ma prima bisogna sistemare il cuore della squadra: il centrocampo.
Dalla Serie B al bianconero: la nuova opzione per la mediana
Il nome caldo è quello di Ndidi, classe 1996, uno che ha già superato le 300 presenze con il Leicester e che ha vinto una FA Cup e un Community Shield in Inghilterra. Il club delle Foxes, retrocesso di nuovo in Championship, è pronto a lasciarlo partire.
E qui entra in gioco una clausola inserita nell’ultimo rinnovo del contratto: se si fosse verificata la retrocessione – come poi è successo – Ndidi sarebbe potuto andar via per 9 milioni di sterline, circa 10,5 milioni di euro. Una cifra che oggi rappresenta una vera occasione.
Il centrocampista nigeriano ha chiuso la scorsa stagione con 30 presenze, un gol e cinque assist. Non è un regista puro, ma un equilibratore, uno che sa mettere ordine e allo stesso tempo rompere il gioco avversario. Non è appariscente, ma tremendamente utile.
Un giocatore “da sistema”, che potrebbe dare stabilità al nuovo progetto di Tudor. In una mediana dove oggi mancano fisicità e capacità di copertura, Ndidi potrebbe inserirsi senza troppo rumore, ma con grande impatto.
La Juventus non è sola: ci sono club inglesi – come Everton, Fulham e Crystal Palace – e l’Al-Ahli dalla Saudi Pro League. Ma i bianconeri hanno una carta importante da giocare: la Champions League. Per un giocatore come Ndidi, che è nel pieno della carriera (ha compiuto 28 anni), la possibilità di rimettersi in gioco su un palcoscenico europeo di primo livello potrebbe fare la differenza.
Insomma, la Juve si guarda attorno, valutando con attenzione profili sostenibili e funzionali. Ndidi non sarà il nome da copertina, ma è il tipo di pedina che può cambiare il volto di una squadra. Il centrocampo bianconero avrà presto un nuovo padrone? Gli indizi, per ora, vanno tutti in quella direzione.