Vlahovic come Chiesa, Commisso lo ha fatto di nuovo

Vlahovic ormai verso la permanenza alla Fiorentina: dopo il caso Chiesa, il patron Commisso lo ha fatto di nuovo

Ad un passo dall’addio, con un assegno da 60 milioni di euro soltanto da incassare. Poi il «No, grazie» e il rimandarsi alla prossima estate. Dov’è che l’avevamo già vista? Commisso annuncia la permanenza di Vlahovic e rinfresca la memoria dei tifosi viola, riportandoli all’estate del 2019: stessi giorni, stesso caldo, stesso clamore. Federico Chiesa era ad un passo dalla Juventus, con un’operazione che avrebbe consentito alla Fiorentina di incassare una cifra degna per ricostruire l’organico dell’allora allenatore Vincenzo Montella.

E invece, Commisso bloccò tutto. Ripetutamente. Un volere che quasi finì per generare una frattura con il calciatore e il suo entourage, ai saluti (e neanche educati, a detta della dirigenza viola) un anno più tardi. Un destino che adesso appare accomunare anche Dusan Vlahovic, sul quale il pressing spietato dell’Atletico Madrid aveva portato i colchoneros ad offrire la stessa cifra monstre. Cifra nuovamente rifiutata dal vulcanico patron viola, con l’ennesimo colpo di teatro.

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Dusan Vlahovic
Vlahovic (Getty Images)

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Vlahovic resta e Commisso sorride: la scommessa del patron

Dopo una stagione da 21 reti in campionato e il «Non vai da nessuna parte» di Commisso, il 2022 di Vlahovic si prospetta tutt’altro che semplice. Gestire la pressione del grande nome e dover fare i conti con una permanenza più imposta che concordata, saranno tutti temi da esplorare e approfondire per il serbo, chiamato ad un’altra annata in rampa di lancio per riguadagnarsi la stima e la corte dei top club.

Tuttavia, con Italiano in sella, Vlahovic potrebbe trovare un’ulteriore dimensione nel proprio gioco. Nel 4-3-3 dell’ex Spezia, il ruolo del centravanti completo gli calzerebbe a pennello, rappresentando la punta di diamante di una squadra che si prepara a giocare un calcio di maggiore proposta e di maggiore occupazione della metà campo avversaria, rispetto a quello dell’ultima stagione.

Fattori che possono aggiungere valore al bagaglio tecnico di Vlahovic, ma anche e soprattutto al suo cartellino. Nonostante la volontà di rinnovo, Commisso sa bene che con il serbo i saluti sono soltanto rimandati. L’unica speranza per la Fiorentina e il suo patron è che quei 60 milioni diventino 80, se non 100, la prossima estate. Al calciomercato l’ardua sentenza.