“Volevano rubargli il cuore”: Maradona, ennesimo mistero dopo la morte

Il conduttore televisivo argentino Nelson Castro rivela un raccapricciante particolare legato alla sepoltura di Diego Armando Maradona.

Clamorose rivelazioni arrivano dall’Argentina mentre si avvicina l’anniversario – sarà giovedì 25 novembre – della morte di Diego Armando Maradona. Il popolare neurologo, scrittore e anchorman televisivo argentino Nelson Castro ha infatti rilevato che il corpo del leggendario Pibe de Oro, scomparso a 60 anni in seguito a un arresto cardiorespiratorio pochi giorni dopo aver subito un intervento al cuore, è stato sepolto privo del cuore.

L’organo sarebbe stato asportato per motivi scientifici, con i medici interessati a studiare a fondo le cause della morte. Una procedura che secondo Castro avrebbe mandato in fumo i piani di un gruppo di tifosi del Gimnasia y Esgrima La Plata, che avevano l’intenzione di rubare il cuore dal cadavere dopo la sepoltura.

“Un gruppo di barra bravas aveva pianificato di profanare la tomba ed estrarre il cuore. Il piano alla fine non è stato eseguito perché si sarebbe trattato di un atto di enorme audacia.”

Un particolare raccapricciante, che a molti esperti di storia argentina ricorderà il famoso furto delle mani di Juan Domingo Peron, avvenuto nel 1987 e a ben 13 anni di distanza dalla morte. Rituale esoterico o semplice sfregio, la storia si sarebbe potuta ripetere anche con il grande Diego.

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Un murales dedicato a Maradona (Getty Images)

“Qualcuno voleva rubare il cuore di Maradona”

“Maradona è stato sepolto dopo che il suo cadavere è stato privato del cuore. Si è scoperto che qualcuno voleva rubarlo, quindi è stato estratto per essere studiato” ha affermato Castro. “Il cuore di Diego pesava mezzo chilo, mentre normalmente pesa 300 grammi. Questo a causa dei suoi problemi di salute”.

Il conduttore tv ha poi raccontato di come la natura fosse stata particolarmente generosa con Maradona, dotandolo di un corpo privilegiato dal punto di vista fisico: “Altre persone nelle sue condizioni sarebbero morte da tempo. Il problema è che non ha mai voluto fare davvero un recupero duraturo.”

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Ben 7 tra medici e infermieri sono iscritti nel registro degli indagati in Argentina e potrebbero essere stati responsabili della morte di Maradona. Se considerati responsabili rischiano fino a 25 anni di carcere.