È stata la Serie A più malinconicamente divertente degli ultimi anni

Scudetto, qualificazione in Europa e lotta salvezza: traguardi e vittorie raggiunti per occasioni perse, in una delle Serie A più malinconicamente divertenti degli ultimi anni.

Altro giro, altro campionato alle spalle. Milan campione di Italia e all’Inter (e anche al Napoli) i rimorsi di una stagione che poteva essere e, invece, non è stata. Una pazza e imprevedibile Serie A dove è successo tutto e dove è successo nulla.

Giroud esulta
Giroud (LaPresse)

L’ultima volta che il campionato si era deciso all’ultima curva, era il 2009/2010. Dodici anni fa, quando l’Inter di Mourinho alzava nel cielo di Madrid il ‘triplete’ e incoronava il calcio italiano per l’ultima volta in Europa. Altri tempi e altro cammino. Soprattutto, ben altra Serie A, rispetto a quella che abbiamo appena terminato di raccontare.

Dopotutto, la narrazione di questo campionato è stata spesso contrastante. La stessa che ha filmato un’annata incerta e divertente sino all’ultimo respiro, come uno stanco tentativo di ridare al nostro calcio slancio e spettacolarità.

E la fotografia sta tutta nell’ultima giornata. La Salernitana che si salva con uno dei punteggi più bassi della storia recente della Serie A. E il Cagliari che affonda in B, dopo i due match-point falliti dai granata. Un festival delle occasioni perse, che si è riverberato anche su lotta Scudetto e lotta per l’Europa.

Nicola esulta
Nicola (LaPresse)

La Serie A delle occasioni perse. Lo stanco e malinconico circo di un calcio che diverte a metà

Per la prima, soprattutto, basterà chiedere a Napoli Inter. Un continuo tressette a perdere, che ha portato a vincere la squadra che ha semplicemente sbagliato meno. Nulla da togliere al Milan, ma resta forte e viva la sensazione che questo campionato sia stato deciso più dagli errori dei perdenti che dai meriti dei vincitori.

Una sensazione che svuota relativamente il peso delle reti di Giroud e aumenta, invece, quello degli errori di Inzaghi o di Spalletti. Un discorso applicabile anche per la qualificazione europea di Lazio, Roma e Fiorentina e per la salvezza di Salernitana, Spezia ed Sampdoria. Misurate, ovviamente, sulle rispettive inseguitrici e sui rispettivi episodi determinanti.

Detto questo, nulla da togliere a chi ha primeggiato nella propria corsa. Complimenti al Milan per uno Scudetto davvero meritato. E complimenti a quelle che si sono guadagnate l’Europa e la permanenza in prima divisione.

Di contro, resta un dato: questa è stata la Serie A più malinconicamente divertente degli ultimi anni. Un campionato senza corazzate, che di spettacolare ha avuto soltanto il fattore sorpresa. Lo stesso di un pazzo gran premio, dove al traguardo ci arriva solo chi ha avuto (e fatto) meno danni.