“L’arbitro pensava al suo autografo”: PSG, che accusa dal Lipsia

Al termine della sfida pareggiata con il PSG il tecnico del Lipsia Jesse Marsch è esploso contro la direzione dell’arbitro Ekberg.

Il grande spettacolo della Champions League 2021/2022 ieri sera si è arricchito di una partita spettacolare, una vera girandola di emozioni che è andata in scena alla Red Bull Arena di Lipsia e che ha visto i padroni di casa agganciare il prestigioso PSG sul 2-2 proprio nel finale su calcio di rigore.

Uno spettacolo a cui però è seguito lo sfogo di Jesse Marsch, 47enne tecnico statunitense arrivato in estate sulla panchina del club tedesco per raccogliere la pesante eredità di Julian Nagelsmann. L’allenatore del Lipsia si è scagliato nel post gara contro il direttore di gara, lo svedese Ekberg, accusandolo di aver in qualche modo favorito le stelle del PSG.

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“Mi sono arrabbiato subito con l’arbitro. So che i grandi club sono rispettati a differenza dei piccoli. E posso soltanto arrabbiarmi, dato che anche con i fischi del pubblico non cambia niente. Non potevo fare altro che accettare tutto quanto oppure arrabbiarmi per avere più rispetto.”

Jesse Marsch allenatore Lipsia
Jesse Marsch (Lapresse)

PSG, l’accusa di Marsch: “L’arbitro voleva l’autografo di Neymar”

Al termine di una bella prestazione il Lipsia, che in avvio di gara aveva fallito un calcio di rigore mentre si trovava avanti 1-0, ha agganciato il 2-2 ancora con un tiro dagli 11 metri che l’arbitro ha assegnato dopo aver rivisto l’azione al VAR. Anche in questo caso Marsch è duro con il direttore di gara.

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“Era un rigore evidente, ma se non fosse intervenuta la tecnologia non lo avrebbe fischiato” afferma l’allenatore del Lipsia prima della stoccata finale nei confronti di Ekberg. “In alcuni momenti sembrava che l’arbitro fosse più interessato ad avere l’autografo di Neymar a fine partita che ad arbitrare. È splendido avere qui le stelle del PSG, ma fateci giocare una partita secondo le regole.”