Ibrahimovic spiazza ancora i tifosi: chi sarà il rigorista del Milan?

Intervenuto nel corso della presentazione del libro di Mihajlovic, l’attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic alimenta la curiosità sul futuro rigorista rossonero

Nello scherzo si dice la realtà o la si camuffa per colpire ancora. Un dibattito collaterale di questi giorni, alla vigilia della ripresa del campionato, è il seguente: chi sarà il prossimo rigorista del Milan? Dubbio lecito dopo gli errori di Zlatan Ibrahimovic contro Inter e Verona, due ‘notizie’ che hanno scalfito, ma in parte, la forte personalità dello svedese. “Il prossimo lo lascerò a Kessié” aveva dichiarato Ibra dopo l’errore contro la formazione di Juric, un annuncio a metà condito da sarcasmo, ironia e un’umile presa di coscienza.

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Due errori e un dubbio: Ibrahimovic sarà ancora il rigorista?

La pausa delle Nazionali ha eclissato la Serie A, ora che si torna a fare sul serio l’argomento rigoristi, in casa Milan, assume valore rilevante, ovviamente è un dettaglio ma pur sempre indicativo per il futuro di Pioli e di tutti i fantallenatori: chi sarà il rigorista del Milan? La vicenda si alimenta di un nuovo capitolo. Intervenuto alla presentazione del libro di Mihajlovic, suo ex compagno all’Inter e grande amico, Ibrahimovic ha affermato: “A chi farei calciare un rigore tra me, Totti, Mancini e Mihajlovic? Io mi tiro fuori, che è meglio…“. Anche in questo caso la verità è appena accennata, una cosa è certa: Ibrahimovic, un campione senza tempo, avverte il peso degli errori, sono talmente rari che appena capitano gli ritornano in mente.

MILAN, ITALY – JANUARY 19: Ante Rebic (R) of AC Milan celebrates his goal with his team-mate Zlatan Ibrahimovic (L) during the Serie A match between AC Milan and Udinese Calcio at Stadio Giuseppe Meazza on January 19, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il dilemma, avvincente, interessante, verrà sciolto solo sul campo. Basta aspettare un rigore, il prossimo, per avere le idee più chiare. Ma neppure un penalty basterà. Possibile, infatti, che Ibra lasci un’esecuzione dal dischetto a Kessié per poi ritornare prepotente sul pallone. D’altronde non è facile, per un attaccante, concedere ad altri potenziali gol, ancor meno per Ibra che ha accettato la nuova sfida italiana nonostante i 39 anni che neppure si notano. Con 8 reti, lo svedese è il capocannoniere del campionato e, mantenendo inalterata questa media, si prenota per blindare questo privilegio, sfidando un altro campione senza età come Ronaldo ma anche i vari Lukaku e Immobile.

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