Serie A, la top 11 della giornata 13: da Montipò saracinesca a Ronaldo da record

Da Cristiano Ronaldo, l’uomo dei record, ha raggiunto Sivori a quota 33 gol realizzati durante l’anno solare alla saracinesca Montipò, leader della difesa del Benevento.

Nella top 11 della tredicesima giornata premiamo la Juventus con tre giocatori, protagonista di una grande prova di forza sul campo del Parma, la migliore prestazione stagionale insieme a quella di Barcellona.

Bentancur ha rappresentato l’anima del centrocampo bianconero guidando il recupero palla in maniera intensa e feroce e il palleggio, il resto l’hanno fatto Morata, con un gol e due assist e Cristiano Ronaldo che continua a fare la differenza mettendo in mostra tra l’altro una sua specialità: il colpo di testa in sospensione, mettendo in mostra elevazione e capacità acrobatiche.

La Lazio batte meritatamente il Napoli, Hoedt sostituisce Acerbi last-minute e non sfigura affatto, Luis Alberto stravince il duello spagnolo con Fabian Ruiz. Il Milan capolista mette in mostra anche uno straordinario Theo Hernandez sulla fascia sinistra mentre regge la pressione del Sassuolo anche con un’ottima prova di Romagnoli.

Completano la top 11 Jankto, centrocampista della Sampdoria di grande rendimento, e Ilicic che contro la Roma torna ad essere devastante dopo tanto tempo ed è una vittoria dello sport.

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Da Montipò, il leader del Benevento solido a Theo Hernandez, la Freccia rossonera

Filippo Inzaghi è stato uno dei migliori attaccanti del calcio italiano ma, dopo la sconfitta contro la Spezia, ha costruito la svolta del suo Benevento attraverso la fase difensiva.

Lo dicono i numeri: soli tre gol subiti nelle ultime sei, gli stessi che aveva incassato contro lo Spezia in una sola gara e i sanniti hanno affrontato anche Juventus e Lazio.

Il leader assoluto della retroguardia del Benevento è Lorenzo Montipò, ci sono anche le sue parate dietro la solidità sannita, anche nella vittoria contro il Genoa è stata decisiva la splendida parata su Shomurodov. 

Hakimi nell’Inter è un’arma devastante soprattutto contro le piccole per avere più profondità e forza esplosiva nell’attacco allo spazio, lo dimostrò anche contro il Bologna. Nella sfida allo Spezia l’ex Borussia Dortmund è stato decisivo, ha sbloccato una partita in cui l’Inter faceva fatica.

Sulla fascia opposta c’è uno dei migliori giocatori del campionato italiano, Theo Hernandez sta crescendo sempre di più, migliorando in fase difensiva, lo dimostrano i duelli nella sfida di domenica con Berardi. Il secondo gol del Milan è di Saelemaekers ma c’è la sua firma di Theo con una percussione fantastica, una delle tante realizzate in questo campionato.

Con l’assenza di Kjaer il Milan ha perso tanto in fase difensiva, nelle ultime cinque partite ha tenuto la porta inviolata solo contro lo Sparta Praga. Contro il Sassuolo il crash-test era sempre duro, il Milan ha retto anche grazie ad un’ottima prova di Romagnoli.

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Sostituire Acerbi non era facile e farlo, sapendo di essere titolare soltanto durante il riscaldamento, è ancora più complesso. Hoedt ci è riuscito ben figurando contro il Napoli, lavorando con grande serenità in quasi tutte le situazioni di gioco.

Dal dominio assoluto di Bentancur al re di Spagna Luis Alberto

A Parma Bentancur sembrava un’aspirapolvere, ripuliva tutti i palloni che passavano dalle sue parti in costruzione ma soprattutto nel recupero palla, la mediana del Tardini è diventata roba sua e il poker bianconero è passato anche per il suo lavoro.

Lazio-Napoli era anche la sfida tra i due candidati alla poltrona di re di Spagna, in mezzo al campo contro Fabian Ruiz ha banchettato Luis Alberto trascinando la Lazio nello sviluppo di gioco e realizzando un gol fantastico.

La Lazio passa per le sue giocate, è il termometro della qualità della proposta offensiva costruita dalla squadra di Inzaghi avendo qualità tecniche, visione di gioco e velocità di pensiero e d’esecuzione.

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In 12 presenze Jakub Jankto ha realizzato 4 gol e 2 assist, le grandi squadre (non solo in Italia) che per il futuro cercano una mezzala farebbero bene a guardare in casa della Sampdoria. Jankto ha talento, capacità d’attaccare lo spazio, visione di gioco molto ampia e il mancino per disegnare calcio.

Ilicic
Ilicic (Getty Images)

Dalla “resurrezione” di Ilicic all’intesa Morata-Ronaldo che trascina la Juventus

Josip Ilicic è “risorto”, ha mandato via le sue difficoltà personali, il gol che non arrivava, le polemiche del caso Gomez, nel secondo tempo ha preso l’Atalanta sulle sue spalle e ha ribaltato la partita contro la Roma con un gol e due assist.

Senza il Papu, Gasperini si gode il suo grande talento che ha protetto e in cui ha sempre creduto con la regola del bastone e della carota.

La Juventus ha segnato 39 gol tra campionato e Champions League, Morata e Ronaldo insieme ne hanno realizzati 26, quindi sono partito di maggioranza negli equilibri dell’attacco bianconero.

Lo spagnolo è il compagno perfetto per Cr7, si muove su tutto il fronte offensivo, gli apre gli spazi come faceva Benzema al Real Madrid e, infatti, all’attivo vanta anche otto assist (uno solo Ronaldo).

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Il poker di Parma ha rappresentato un’altra vetrina per la loro intesa, toccherà a Dybala riuscire a strappare spazio ai due trascinatori della Juventus di Pirlo.