Milan, Ibrahimovic e la vetta della classifica: tutti i segreti del Piolismo

Milan in vetta alla classifica, in apprensione per le condizioni di Ibrahimovic, con il Piolismo per continuare a volare. Ecco gli ingredienti di un allenatore normale

Il Milan, questo Milan, non è solo Ibrahimovic: vero che i 10 gol hanno un peso dirimente, vero che Zlatan ha avuto un peso specifico pazzesco nella crescita della squadra. Ma, attenzione: c’è tanto di Pioli, c’è tanto di un allenatore che ha costruito un percorso senza connotare la sua squadra con una specificità assoluta: dal palleggio ai tiri, dall’altezza della difesa al modo di contrastare o intercettare il pallone. Non ci sono dogmi sacri, non ci sono ortodossie da rispettare, c’è un solo grande segreto, quello che hanno tutti gli allenatori bravi, come Stefano Pioli.

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Stefano Pioli alla guida del Milan. È nato il Piolismo? (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Il segreto di un normal-one

Ci sono statistiche che mostrano come il Milan, nelle gare disputate senza Ibra, di fatto, abbia raccolto solo risultati positivi, anche in match difficili, come quello contro la Roma. Non è un caso che sia avvenuto: perché anche dietro il rendimento di Zlatan c’è il Piolismo. Un modo di interpretare il calcio evoluto, non schematico e che parte da un assunto semplicissimo: come valorizzo il maggior numero di calciatori che la società mi ha messo a disposizione?

Pioli sta rispondendo a questa domanda con una squadra che, ad esempio, fa a meno spesso e volentieri di un acquisto da 40 milioni come quello di Tonali. Questo perché si sta lavorando, a Milanello, per far rendere al massimo tutti gli altri interpreti protagonisti. Non è un caso che Kjaer stia vivendo una seconda giovinezza, che Theo sia esploso a questi livelli, che Bennacer e Kessie facciano gola a mezza Europa per gli standard che hanno raggiunto.

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Zlatan Ibrahimovic e Stefano Pioli: gli artefici della rinascita rossonera (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

La chiesa al centro del villaggio

Cinismo (19 gol con 53 nello specchio), verticalità e forza fisica: il Milan di Ibrahimovic si è incardinato sul Piolismo che fa rendere al massimo i singoli interpreti. Ed è per questo motivo che il tecnico dovrà ridisegnare la sua squadra senza il re svedese, ma ripartendo dalle certezze acquisite dalla stessa, dagli automatismi che calciatori esaltati dal fare ciò che sanno fare esprimono settimana dopo settimana. La chiesa al centro del villaggio: ovvero, tirando fuori il potenziale da ognuno, senza alchimie particolari. Non esiste una sola strada per vincere, ma il Milan di Ibrahimovic ha imboccato quella del Piolismo.

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